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le mie ricette di veganblog.it, tutte cruelty free!

Claudia

Ciao a tutti!
Come avrete immaginato sono indaffaratissima e per voi scrivo sempre meno. Uffa!!!
Il mio nuovo shop CLAUDIANANNIFINEART mi ha rapita (esistono vittime di Etsy, ne sono cosciente) e son sempre di corsa tra un pranzo da preparare e una commissione da fare.

Devo vivere questa esperienza in modo profondo e attento!
Il mio obiettivo sarà quello di non venire risucchiata dai social media, estremamente necessari a far partire tutta la baracca! Ho appena scoperto che su FB si possono “programmare” i post: geniale! 😉
Cerchero’ quindi di districarmi dalle reti di internet e  dovro’ saper dosare cosa e per quando devo fare.

Vi avviso subito che il blog seguirà tale processo di trasformazione ed  insieme a me crescerà e cambierà!

Insieme all’arte e alle ricettine vegetariane/vegane ogni tanto vi raccontero’ di me (come sempre tranquilli) e condiro’ il tutto con la mia pittura!!!

Già! Ora dipingo spesso e questo ormai è parte del mio essere quotidiano: sono donna-mamma-artista-blogger! Questo blog sarà la mia vetrina, il mio mondo di condivisione!

Accoglietemi dunque in questa nuova veste di racconta storie, la mia famiglia è stata avvisata di questo intento divulgativo e presto vederete come questo potrà essere stimolante!
Vi piacciono le sante manine di Diana mentre preprano un sanissimo piatto vegan?! Fiorellini di ceci su letto di barabietole gratuggiate (i ceci bio, secchi e poi bolliti please!)
Amo tantissimo vedere come la creatività dilaga senza freni quando tutto scorre secondo l’armonia e un principio di amore generale!
Lei poi è cosi’ “spugna”. Se io dipingo anche lei mi imita e disegna, colora e crea… piatti meravigliosi come questo!

Diana e i suoi fiori di ceci su barbabietola grattuggiata

Bon bon vegan con datteri

Da qualche settimana nella nostra casa si va avanti con la forza dei datteri.
Per la colazione e le merende ne mangiamo tanto e stiamo sperimentando molte varianti di buonissime palline di datteri frullati!
Mille sono le possibilità, tante quante i tipi di frutta essiccata da abbinarci.

Le varianti vegan sono molte: l’origine di questi dolcetti è indiana e grazie al cielo, l’Oriente offre sempre un sacco di ispirazione a tutti noi pro-vegan!
C’è chi le fa con la base di semolino o farina di ceci, chi usa la tapioca… se vi ho incuriositi vi invito a cercare la vostra formula preferita!
Nel frattempo ispiratevi guardando queste ricette raccolte su Pinterest: vegan indian sweet. I nomi di questi dolcetti sono infiniti e molto divertenti, cambiano nome a seconda degli ingredienti ma solitamente sono Laddu (Laddoo). Dolci speciale pensati per le feste appunto a base di farina, zucchero e frutti secchi.

Partendo dal presupposto che chi cerca merende vegan sia anche l’acquisto BIO, consiglio comunque a tutti voi di non comprare i datteri di colore chiaro, ma di scegliere quelli morbidi, scuri e BIO… che non sono stati trattati e lavorati. Per fare questi che vi propongo non serve zucchero aggiunto, né farina di vario tipo. Se amate le spezie potete aggiungerne a volontà: cardamomo, curcuma per il giallo e le sue proprietà ecc.

OVVIAMENTE SE AVETE FIGLI FATE QUESTE PALLINE GIOCANDO CON LORO, SI DIVERTIRANNO TANTISSIMO!

Scegliete gli altri ingredienti e frullateli tutti insieme nel mixer per qualche minuto fino a sminuzzare tutto finemente. Se l’impasto dovesse risultare troppo “secco” potete aggiungere poca-pochissima acqua, otterrete un impasto piu’ appiccicoso e modellabile. Dopo di che formate con delicatezza le palline del diametro di circa 3-4 cm ricordandovi di farlo con le mani bagnate.
Qui sotto vi elenco i possibili abbinamenti, tutte ricettine a base di datteri velocissime e molto golose!

DATTERI + ALBICOCCHE SECCHE BIO + MANDORLE TRITATE BIO
DATTERI + BANANE ESSICCATE BIO + NOCCIOLE TRITATE
DATTERI + COCCO IN SCAGLIE
DATTERI + UVETTA + PINOLI

Alcune informazioni sul dattero
“I frutti della palma da dattero, molto calorici per l’alto contenuto di zuccheri (quasi il 70%), contengono diverse vitamine (B1, B2, B3, B5, B6 quindi molto utile anche in caso di anemia, vitamina A, vitamine K) che, però, in buona parte vanno perse durante l’essicazione. I datteri freschi sono un alimento molto energizzante e reintegrante dei sali minerali e, pertanto, sono consigliati a chi pratica sport, ai bambini e per chi ha una vita molto attiva in generale. E’ molto ricco di potassio (ne contiene più delle banane!) e quindi aiutano a equilibrare il livello di liquidi nell’organismo, oltre a contribuire a mantenere in forma funzionamento del sistema cardiovascolare. Le calorie fornite da 100 grammi di datteri secchi sono 282; per i datteri freschi scendiamo a 142 calorie per 100 grammi.”
“Nella gastronomia dei paesi d’origine i datteri non vengono necessariamente consumati con piatti dolci, come avviene nei paesi occidentali, ma costituiscono un alimento base nella quotidiana e sono pregni di valenze simboliche e rituali. La cucina araba li mescola alle insalate e a certi cuscus, mentre in India entrano nella composizione di alcuni curry; naturalmente, vengono anche canditi e farciti e, non ultimo, distillati per ricavarne liquore e acquavite. Non dimentichiamo che durante il Ramadan, al tramonto del sole, si è soliti mangiare datteri con yogurt o latte.” (fonte Gustoblog.it: Tutto sui datteri).

Dunque buon divertimento e ricordatevi sempre di trovare strategie alternative alle solite merendine confezionate, le possibilità sono infinite e golosissime!
E poi che gioia far conoscere gusti e culture diverse ai propri figli anche stando in casa!
Noi amiamo viaggiare ma anche dalla cucina si puo’ trovare la giusta direzione per un futuro viaggio… per quanto mi riguarda sicuramente sarà verso l’India!

 

Un saluto a tutti amici lettori!
Namasté!

merende sane facilissime!

In Svizzera esiste una legge federale che vieta le merende dolci a scuola. Si, è una roba da svizzeri: rigorosa e un po’ limitante.
Ma dopo la prima riunione di classe questa legge mi ha fatto reagire, nel bene e nel male.
Ecco la mia reazione (buona) che dedico a tutte le donne in cerca di sane alternative alimentari per i propri figli.

La reazione meno bella è quella che mi fa sentire in gabbia, limitata e costretta dalle mille regole svizzere: e se preparassi una torta dolce per la merenda di Diana sarei considerata una fuorilegge?!
Per fortuna ho un sano spirito libero che mi emancipa da queste costrizioni! 😉

 

Il punto:
Di cibi pericolosi ce ne sono moltissimi. La maggior parte mirano a soddisfare la fetta di mercato a me piu’ sensibile, i bambini.
Le merende e le bibite in questione sono veloci da consumare, dolcissime e quasi sempre al cioccolato. Il problema maggiore non è solo nella qualità degli ingredienti che contengono, ma nella loro caratteristica di creare dipendenza.
Non parlo di una dipendenza psicologica (c’è anche quella, come se il bimbo smettesse di credere nella bontà dei frutti della natura e non volesse niente altro che roba di gusto dolce) ma anche una dipendenza fisica a quel tipo di energia: immediata e dalla poca resistenza. In effetti se ci fate caso le merendine non “riempono”.

Lo zucchero non è sano ed è ovunque.
Il grasso viene lavorato in modo assurdo e ci fa male.
Il sale è sempre troppo e troppo nascosto.

Non vorrei essere considerata un’estremista, non sono ancora una crudista, ma nascondo male la mia attitudine alla salute!
La mia è proprio una passione e quando il tema del post riguarda l’alimentazione mi informo e studio per davvero!

Partendo dal post I 5 INGREDIENTI RAFFINATI DI USO COMUNE CHE CI STANNO AVVELENANDO (fattaccio.org) e dalla selezione attenta delle vegan ricette di Veganblog.it, oggi vi scrivo una guida alle merende sane e complete.
In fondo sono 6 anni anni che ne preparo per le mie bimbe! Non dimenticate la mia connessione al mondo antroposofico (con l’asilo Steineriano), una sicurezza in quanto scelte sane!
L’idea antroposofica è che lo zucchero e tutti i cibi raffinati in genere facciano male! Si cerca di mangiare integrale e di roteare settimanalmente 7 cereali diversi. Si dice che i bimbi debbano fare colazioni super nutrienti, da RE!
Per le colazioni: cereali integrali, il quark, le olive, la ricotta, il latte (no ai biscotti di mattina). No ai dolci di mattina, si alla frutta per la merenda pomeridiana. Siccome poi al pomeriggio (dopo le 15) inizia l’attività epatica possiamo introdurre senza sforzi per il corpo anche i famosi carboidrati, gli amidi e gli zuccheri della frutta, appunto!
Gli antroposofici che conosco non sono nemmeno tutti vegetariani, ma l’idea di esserlo è nel pensiero di Steiner e consiglio a tutti di vincere il tabu’ per il quale ai bimbi serva la carne o il pesce per crescere forti! La mia bimba di 6 anni è al 97percentile da quando è nata, è sana e fortissima! Il suo corpicino è privo di antibiotici, ormoni e tutte le schifezze di cui nutrono le povere mucche e non solo loro.

Dunque oggi vi raccomando merende home made senza zucchero, biologiche, integrali (saziano di piu’) e con frutta o verdurine di stagione.

 

Ecco alcune trucchetti:

Per sostituire il burro o la margarina provate a fare questo composto di Sfisfi, veganchef di Veganblog. Nel suo post Lotta all’olio di palma trovate la ricetta per una buona crema di base. E se verrà buona perché non proporre una fettina di pane integrale home mede con una sana alternativa al burro o alla piu’ elaborata margarina?! Non essendo vegan ed avendo a disposizione del burro d’alpeggio io non l’ho ancora mai provata, ma di sicuro la preparero’ per me pensando al risparmio di calorie! 😉

Per sostituire lo zucchero esistono tante soluzioni: succo di agave, sciroppo di acero, lo sciroppo di riso, il succo concentrato di mela o uva, lo sciroppo ricavato dai datteri (fonte incredibile di ferro), miele per i non vegan ecc.

Usate la farina macinata fresca oppure integrale bio. Se integrale è giusto che sia bio perché se cosi’ non fosse insieme alla fibra esterna introdurreste nel vostro pancino anche i pesticidi ecc. E non è buono!

Usate un sale integrale.che a differenza del sale ottenuto industrialmente, presenta, oltre al cloruro di sodio, un contenuto da non sottovalutare di sali minerali come calcio, magnesio, potassio, ferro, rame e iodio” (ilfattaccio.it)

Imparate a panificare! E’ semplice e svincola dalle merendine! Potreste imparare piano piano insieme ai vostri figli, per me è andata proprio cosi’… dall’asilo a casa! E poi nessun limite alla fantasia: panini all’uvetta, panini ai semi misti, al sesamo, ai cereali, pane all’olio ecc. Il lusso: imparare ad impastare con la pasta madre! 😉 Esistono anche gli spacciatori di pasta madre! Eccoli: pastamadre.blogspot.it Geniali! Qui un po’ di ricette base.

Grassi idrogenati: sostituiteli con gli oli vegetali spremuti a freddo.

 

 

Raccolta di 10 merende vegan/vegetariane veloci e sane
Alcune ricette le ho prese da Veganblog.it e da Vegachef.it

 

1 Crema di pera e mandorle: sbucciare la pera, tagliarla a pezzetti e frullarla. Versare la mousse in una coppetta e spolverare con la granella di mandorle precedentemente pestate.
Questa è ideale per i piu’ piccolini che hanno tempo per una merenda al cucchiaio.

2 Crema di banane al cacao: sbucciare la banana matura, schiacciarla con una forchetta in una terrina, aggiungere del latte vegetale, il cacao in polvere ed eventualmente un dolcificante.
Ottima da spalmare su biscotti o pane home made.

3 Crema di patate dolci: bollire una patata, schiacciarla con una forchetta. Unire il composto al latte vegetale o allo yogurt che preferite ed emulsionate.
Oppure seguite il link alla mia ricetta Dolcetto per Edith. E’ buona anche per le mamme!

4 Bento di frutta e verdura: qui su Bentoriffic’s bentos (board di Pinterest) trovate mille idee per piccoli bento a base di frutta, verdurine e cereali.
I bento sono piccoli contenitori (giapponesi) per pranzi o merende divertenti e sane!

5 Pane home made e nutella vegan by VegaChef: 200 gr di nocciole tostate e tritate, 400 gr di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, 1 cucchiaino di malto di riso e 2 cucchiaini di olio di mais.
Frullate tutto finché’ non diventerà’ una crema omogenea e poi spalmatela su gallette di riso oppure usatela per farcire una bella crostata.
6 tanta acqua e infusi: di rooibos, tiglio, lavanda, melissa ecc. Possibilmente senza zucchero! 🙂
Ogni tanto un succo di frutta bio puo’ piacere, ma l’abitudine a bere acqua o una tisana naturalmente dolce non è male, anzi! C’è chi con la scusa del “tanto è bio” sceglie di far bere litri e litri di latti vegetali sostituendoli all’acqua, ottenendo l’effetto di stimolare l’abitudine al dolce eccedendo nel bilancio nutrizionale. Il latte vegetale ha alti valori nutrizionali e puo’ far parte di una sana merenda se bilanciata da frutti.
7 Mandorle tostate (ok tuta la frutta secca): meglio se bio e pelate. Tostate le mandorle in padella con cumino, curcuma e tamari. Se i bimbi amano il piccante usate un buon mix curry.
Questa ricetta la devo a Natalie, amica e conoscitrice di ottimi spuntini! 🙂
8 Carote: sceglietele bio da mangiare con la sottile buccia, proponetele a rondelle o a bastoncini. Le bocche piccole amano piccoli pezzetti alla volta!
All’asilo le abbinano spesso all’uva passa dolce di natura.
Le carote sono utili soprattutto a tutti quei bimbi che sognano e hanno la testa molto “in aria”. Vengono dalla terra e mantengono i bimbi ben ancorati a terra!
9 crespelle vegan: seguite le indicazioni di ValeVico e delle sue crespelle vegan ne La colazione dei campioni; da farcire arrotolandole con marmellate o formaggio quark, di mattina…
Oppure ottime anche per cena con besciamella e spinaci, ricotta e noci ecc.
10 Birkermuesly: io lo faccio con 1 litro di latte intero bio, 1 vasetto di yogurt intero e naturale bio. Li mescolo con un cucchiaio di legno e li lascio nella yogurtiera
(o sul termosifone avvolto in una copertina) per un giorno interno, a temperatura costante, 40°C circa.
Una volta ottenuto altro yogurt lo dolcifico un pochino con crema di datteri ed aggiungo fiocchi di avena integrali, uvetta, un cucchiaio di marmellata di pesche, pesche fresche a pezzetti e basta.
La nostra versione invernale è con piu’ frutta secca, al massimo aggiungo le banane a rondelle. il segreto è farne tanto e conservarlo in frigo. Il giorno dopo è ancora piu’ buono!
A noi fa impazzire e da quando lo facciamo tutte e tre insieme le bimbe lo mangiano piu’ volentieri! Si divertono a riconoscere i fiocchi e i frutti vari!
Buone sperimentazioni in famiglia!
Prendete coraggio e provate queste belle alternative!
ciao a tutti!

Raw-julienne di verdure

ok-carote-zucchine-capperi-limone-senape
Ingredienti:

carote grattugiate (tipo julienne)
zucchine grattugiate
capperi lavati ed asciugati
olio evo
succo e buccia grattuggiata di un limone bio
senape
maionese veg home made
(la mia è sempre fatta con olio evo emulsionato con il latte di soja, limone e sale)

Procedimento:
Versate carote e zucchine grattuggiate in una ciotola e condire con capperi, olio evo, un pò di buccia grattugiata di un limone bio e anche il succo del limone. Mescolare con cura e far riposare in frigo per almeno mezz’ora.
Nel frattempo preparare la salsa di senape aggiungendo alla vostra senape un pò di maionese veg, tanto per alleggerire un pochino il gusto delle senape che personalmente a me non piace se troppo pizzichina!
Servire in un piattino come contorno decorando la porzione di insalata con la salsa…. oppure proponetela come antipasto se spalmata su di una buona fetta di pane integrale abbrustolita.
Vi consiglio di non salare affatto l’insalata perchè la senape, il limone e un buon olio sono più che sufficienti per condire ed esaltare il gusto delle verdure!!! Enjoy!!!

Meat, the true

Guardate con attenzione questo documentario, ci parla delle mostruosità dell’industria dell’allevamento.
Il mio essere vegetariana da 12 anni mi rende ormai incapace di digerire la carne… ma GIURO, se potessi mangiarla, non potrei fare a meno di sentirmi come una scimmia che mangia cio’ che gli sta distruggendo il suo albero privato di banane.

Che senso ha quest’ingiustizia?!

 

Bimbi vegetariani in salute!

L’idea di scrivere un nuovo post sull’alimentazione naturale e vegetariana mi frulla in testa da tempo e, visto che sono piena di amiche lontane con bimbe da svezzare (Mery+Greta, Edith+Ethan, Silvia+Gretel e Francesca+Matilde) ecco che mi ritrovo qui per loro e per tutti voi dai cuori verdi e gentili! Peace & Love!

L’idea di crescere (il proprio figlio) in un mondo di cibi precotti e di verdure viaggiatrici o cresciute sotto lampade potrebbe spaventare qualsiasi genitore (bè proprio tutti no!, ahimè!), ma quando una nuova volitiva consapevolezza prende il posto della placida ignoranza… allora tutto diventa gioia e piacere!

In casa nostra la qualità del cibo è importante. La scelta bio non copre ancora tutto il cibo acquistato ma ammetto di voler tendere a questo lusso. Qui in Svizzera purtroppo il cibo bio, a meno che non sia il proprio cibo bio, è piuttosto caro e i GAS (gruppi di acquisto, mi riferisco ad esempio alle verdure o frutti locali) ci sono ma non sono compatibili con le tasche scarne di noi emigrati.

In questo periodo sento molto l’importanza di una alimentazione coscienziosa anche perchè ho appurato che ci si ammala facilmente o subentrano seri problemi quando “mollo la presa” e mi lascio solleticare dalla facile vita del cibo pronto! (Recenti problemi di stitichezza della mia piccola e influenze appena trascorse).

man

Per non parlare poi del fastidio che provo quando guardo video come questo Man,uffa!
Che brutta roba la nostra specie umana! Mi sale su una repulsione forte forte verso “l’industriazza della carne a fettine”… verso un pò tutto il sistema che posso riassumere così: In the fall, sempre di Steve Cutts.


Se alla voglia di bio sommo la nostra scelta vegetariana ottengo
12 anni di sperimentazioni culinarie sane e consapevoli. Tanto sentite quanto l’impegno che ho avuto nello svezzare  e che mantengo nel crescere le mie due bimbe. Entrambe oltre il 95 percentile sin dalla nascita! Dunque le ho sempre nutrite bene pur essendo vegetariana! 🙂

Fidatevi dunque, si può fare tanto grazie a scelte del genere, ad esempio crescere i propri figli in un mondo più sano e semplice!

Se vi attira l’idea di una dieta vegetariana leggete su Veganblog.it questi tre post a voi dedicati ai bimbi piccoli:

Prime pappe 6-10 mesi in cui consiglio trucchetti salva tempo e salva pancino
Polentine 8-12 mesi per il proseguimento dello svezzamento con pappe più solide e nutrienti
Dai 12 mesi in poi, con ricettine semplici e trucchi “camuffa legumi”!

Per i primissimi mesi di svezzamento consiglio sempre di usare frutti di stagione e farine appena macinate, di qualità o addiruttura biodinamiche. Sotto casa ho la fortuna di aver un negozietto che macina i semi di cereali al momento e svezzare Leda fu una gioia immensa! Le prime pappe da somministrare sono quella di farina di avena, di orzo o di riso fatte con l’acqua di cottura di frutta o verdura. Altri consigli di cucina li trovate nei post che vi ho citato sopra. A queste farine si aggiunge piano piano l’olio evo, delle piccolissime quantità di spezie e mai e dico mai il sale!

Quando poi crescono e non son più bebè la faccenda diventa più complicata, ma…. Il camuffare gli ingredienti è per me ancora fondamentale! In quanto decoratrice amo davvero l’arte delicata del trompe l’oeil e anche in cucina ho trovato i miei trucchi!

I bimbi vegetariani come i loro amichetti onnivori potrebbero non amare il semplice broccolo bollito, l’inncocuo fagiolo borlotto oppure la più saporita cipolla. Ebbene mammine imparate a camuffare bene i vostri ingredienti così potrete organizzare senza intoppi il vostro menù settimanale in modo regolare (ma quanto amano la ripetizione, la routine?!) senza mai buttare via degli avanzi di cibo scartato!

Ad esempio i legumi li cuocio in pentola e poi ne conservo una parte in freezer, una parte per una buona “Pasta e fagioli”, e una parte li frullo per fare una Galletta. Galletta l’ho inventato io,ma è una specie di “frittatina” senza uova ma fatta di legumi, acqua (o latte veg), farina (o fiocchi di avena), olio e spezie a piacere.
gallette ai legumi
Ogni volta son diverse e si adattano a molti ripieni; qui sopra è in una versione estiva con affettato veg, lattuga e pomodori, ma son buonissime anche con salse di yogurt, di verdure o un con semplice filo di olio evo. Io le cuocio in padella antiaderente e quasi senza olio, in una grande padella ce ne stanno 3 e avranno questa forma pratica per le loro piccole manine!

Provatele! Liberate la vostra fantasia e giocate in cucina con i vostri bimbi! Le adoreranno, e voi sarete più felici perchè avranno mangiato circa 100 grammi di legumi senza saperlo!!! 😉

Per quanto riguarda le verdure vi consiglio di insegnare ai vostri cuccioli di mangiarle senza condimento e preparate in modo semplice, magari appena sbollentate. Offrendogli un cibo nuovo per volta, durante i primi mesi dello svezzamento, si dà loro la libertà di imparare ed apprezzare le mille sfumature delle verdure o dei frutti maturi…

A proposito leggete anche Aromatizzare e insaporire con le spezie, non salare! un chiaro articolo di Fattidicannella.it con ottimi consigli e un’intervista ad un nutrizionista di Valorealimentare.it.

Sulle proteine c’è tutto un dire molto complesso e dettagliato, magari preparerò un post dedicato. Per le prime infarinature vi copio un breve estratto da Sulle proteine nella dieta dei bambini:

“…L ’eccesso proteico, soprattutto di proteine animali, favorisce un’azione tossica dei residui proteici non digeriti, provocando una maggiore disposizione alle malattie infettive. La riduzione di questo tipo d’apporto proteico invece, favorisce una buona difesa contro catarri e infezioni, indipendentemente dal problema “mucca pazza” e della presenza d’ormoni e antibiotici nei cibi animali. L’esperienza clinica conferma infatti un aumento delle difese immunitarie su bambini passati ad una dieta a tendenza latteo-vegetariana nei primi anni di vita. Con una corretta alimentazione integrale non c’è da temere carenza proteica purché si alternino i vari cereali, si faccia un uso moderato di legumi e latticini, frutta, verdura, aromi, grassi di buona qualità, si presti attenzione ad impiegare prodotti da coltivazione biodinamica certificati Demeter: nelle colture convenzionali la salute della pianta è disturbata dalla concimazione forzata con conseguente formazione di proteine abnormi che favoriscono manifestazioni patologiche nei bambini, come allergie e intolleranze alimentari”.

Sul cosa bere…
Vi ricordo anche che durante il giorno, oltre al latte materno, si può preprarare un bel biberon con la dolce acqua di cottura della frutta: mela, pera, prugne ecc. Così impareranno a fare un dolce passaggio (magari dopo l’anno di vita) dal seno materno al biberon. Le mie bimbe hanno sempre bevuto tisane e succhi home made e tutt’ora son felici di berne a litri! Devo ammettere che crescendo, però preferiscono di gran lunga un succo confezionato e zuccherato! Ma lo vivono come un regalo, una sorpresa e non ne dipendono di sicuro! Per dolcificare se fosse necessario si può sempre usare il miele, il succo di agave ecc. Lo zucchero bianco è bandito, in quanto alimento super raffinato fa proprio male ed è scarno di proprietà!

Poi dedicherò un bel post sull’aiuto che una sana alimentazione può portare alla salute dei nostri figli. Ad esempio ho trovato Alimentazione e tendenza catarrale del bambino dove si leggonno cose interessantissime a proposito! No al latte di mucca quando è presente catarro ecc.

Vi lascio con questo bel bagnetto rilassante… un fantastico video di Rochel Sonia, levatrice francese che ha del miracoloso… guardatelo please! 🙂 Vi cambierà la giornata o la vita! 🙂

Sfoglina di mele dei mille “se….”

E’ da tempo che non pubblico ricette, nè qui sul blog nè sul mio tanto amato Veganblog!
Stasera vi mostro un piccolo esperimento dolce molto semplice e veloce!
La voglio chiamare Sfoglina dei mille “se…” proprio perchè è un dolcetto del tutto fortuito.

In casa avevo una cassa di mele golden ormai molto stanche, per caso avevo anche il rotolo di pasta brisè e, sempre per caso avevo la marmellata di fichi… insomma “se…” avete questi ingredienti che avanzano provatela anche voi!

Questa sfoglina di mele è davvero GOLOSA!

Ingredienti:
pasta brisè
5 mele golden
marmellata di fichi o albicocche
poco latte di mucca o vegetale
zucchero di canna
uva sultanina ammollata in acqua tiepida

Procedimento:
Sbucciare le mele e tagliarle a fettine molto sottili.
Preparare una teglia grande e rettangolare con carta da forno (io ho usato quella pronta della pasta brisè) e preriscaldate il forno a 200°.
Stendere sulla teglia la pasta brisè e bucarellatela con la forchetta in più punti. Stendete con armonia, precisione e passione le fettine di mele sulla pasta.
In una ciotolina unite la marmellata al latte (a piacere) fino ad ottenere una cremina. Spalmate la crema di marmellata e latte sulle mele.
Spolverete il tutto con zucchero di canna (qb) e, se vi piacciono, aggiungete qualche uvetta.
Infornate per 30 minuti a 180/200° (non ricordo)… aspettate di vedere caramellare lo zucchero sopra!! 😉
Quando sarà fredda tagliate le porzioni in piccoli rettangoli e serviteli a piacere.
Come dessert se abbinato alla panna, oppure a merenda servito freddo con lo yogurt, magari alla vaniglia… Enjoy!!!

Buon week end ed un saluto speciale a tutti gli chef! 😉

cibo sano e zero sprechi

Ho scoperto questo sito ben fatto, Essere sostenibili. Si capisce di che parla, direi! 🙂
Qui, trovate un bell’articolo sui consumi e i vantaggi di chi sceglie un alimentazione vegetariana o vegana per i propri figli. Ecco qualche riga: “Essere vegetariani non significa ‘non mangiare qualcosa’, ma scegliere di nutrirsi in modo sano ed equilibrato per la propria salute e quella dell’ambiente” spiega Martin. “Abbiamo cercato di farlo capire alle bambine che sono così cresciute con la consapevolezza delle loro scelte e dell’effetto che queste hanno sulla terra in senso lato e sulla società”.

Per chi vuole approfondire il tema Qui parlano di come essere veg fa bene a noi e all’ambiente. Ecco una parte di testo: “Preferire le lenticchie al filetto, dunque, non crea danni e può anche portare dei vantaggi. «In precedenti studi» afferma infatti Pinelli «si è visto che, seguendo un menù vegetariano, ci si ammala molto meno all’asilo: i bambini vegetariani hanno difese immunitarie migliori rispetto agli onnivori, i quali seguono un’alimentazione che favorisce una risposta infiammatoria più forte».

E contro gli sprechi di cibo anche questo blog, Ecosentiero, dove trovate l’articolo Per una cucina senza sprechi. 

Per rendervi conto di cosa si cela dietro allo spreco di cibo vi consiglio di guardare Taste the waste, una realtà incredibile nasce dai nostri sprechi… ricordiamo ci quaindi di non comprare più del necessario, di scegliere verdure e cibi in genere senza troppo imballaggi, di recuperare e reinventare gli avanzi, di fare il compost quando è possibile, di cucinare le quantità giuste ecc.

Come ridurre i rifiuti? Qui lo spega così: “Con una raccolta differenziata mirata ed efficiente. Ma non solo. Il primo passo da fare è ridurre gli sprechi. Secondo il manuale Zero Rifiuti scritto da Marinella Correggia per Altreconomia, è possibile prevenire l’accumulo dei rifiuti con semplici regole.
I rifiuti organici-alimentari. Dagli scarti di cibo è possibile ottenere il compost, una sostanza per concimare i terreni. Chi vive in un appartamento e ha un balcone può dotarsi di una compostiera”.  Zero rifiuti segnala a proposito il sito di Italia nostra, che fornisce utili suggerimenti. Un esempio? La base della compostiera va riempita con materiale legnoso per favorire lo smaltimento dell’umidità in eccesso (i legnetti raccolti in giardino o nel bosco si sono rivelati molto adatti).
Gli imballaggi. Ingombranti e spesso superflui, di sicuro sono difficili da riciclare. Ecco perché è fondamentale acquistare prodotti sfusi o comunque alimenti con più involucri. Al supermercato è bene dunque evitare le confezioni monouso e acquistare frutta e verdura fresca, vendute sfuse. Una buona idea è anche comperare marmellate, miele, olio e vino direttamente dal produttore al quale, una volta svuotati, faranno ritorno i contenitori degli alimenti. Rivolgendosi poi ai distributori di latte fresco, presenti ormai in tutta Italia, è possibile riutilizzare i contenitori di tetrapak.
(mia nota: una cosa che io non sopporto sono la maionese, il pomodoro concentrato, il dentifricio con la scatolina di cartone…. ma a cavolo serve?!!! 🙂 Non comprateli please! ).

Insomma l’imperativo è bandire l’usa-e-getta, per favorire la più ecologica, e risparmiosa, pratica del riuso: scegliere contenitori da freezer durevoli invece dei sacchetti (meglio in vetro riciclato piuttosto che in plastica e alluminio monouso); usare piùvolte i sacchetti di carta. Anche gli scarti alimentari possono rivelarsi materia prima utilissima: dalle bucce degli agrumi tritate o essicate si ricavano aromi per le torte e le tisane, mentre i fondi del tè vanno benissimo per fertilizzare i vasi di fiori in balcone. E infine un consiglio di lettura per chi desidera saperne di più su spreco e riciclo in Italia: “Il libro nero dello spreco in Italia: il cibo” a cura di Andrea Segrè e Luca Falasconi, Edizioni Ambiente.
Per salutarvi con maggior positività vi lascio con questo articolo trovato per caso. Imola è la mia città natale, quando studiavo geografia alle elementari mi dicevano che er la cittadina con più verde in rapporto agli abitanti… Imola ha piste ciclabili ovunque, ha almeno due o tre grandi parchi, un fiume pulito e da poco ospita anche un bellissimo asilo nido eco-sostenibile!
Il primo in Italia! 🙂 Forse il rispetto per l’ambiente ce l’ho proprio nel sangue!!! 🙂

Dolcetto per Edith

Scriversi con amici lontani è un modo sano per usare social network. Io condivido un sacco di cose e di foto, ma sento che le parole dette in sincerità sono una manna per tutti quelli che come me hanno lasciato gli amici in un altro Paese… o come nel caso di Edith, si son allontanati già da tempo… da molto prima del mio trasloco in Svizzera. La cosa bella dei traslochi è che ti insegnano ad apprezzare l’amicizia sincera. Sono al quinto trasloco in tredici anni e di amiche ne ho perse tante, proprio per questo ho scoperto che le migliori son quelle che non ti fanno sentire lo scorrere del tempo… Quelle che non ti dicono “perchè non mi hai cercata? ma dov’è che sei finita? mi potevi almeno fare gli auguri! ma da quanto tempo sei mamma… non mi dici nulla?” Amo le persone che si sentono fiduciose nei miei confronti, per me il tempo è irreale, non conta mai troppo nelle relazioni vere. Si, Edith è una amica che condivide quest’idea insieme a me, è una persona bella e sincera. Ciao cara! Un abbraccio! 😉 Questa cremina è per lei, perchè credo che sia golosa quanto me!
Ed è una merenda perfetta per tutti i nostri bimbi golosi che mangerebbero solo dolci!

Ingredienti:
due patate dolci di media grandezza, cotte e sbucciate
yogurt alla vaniglia (vanno bene anche il latte di riso, di avena ecc.)
malto di riso (io che non sono vegan ho usato anche il miele di castagno del mio suocero)
scaglie di cioccolato bianco e nero per decorare

Procedimento:
velocissimo: prendere le patate dolci cotte e sbucciate e mixarle con lo yogurt alla vaniglia. Miscelare bene fino ad ottenere una cremina fine. Versare il tutto in una bella coppetta e decorare con il miele di castagno, o con il vostro dolcificante preferito, ed aggiungere le scaglie di cioccolato. Buono, no?! Alle mie bimbe è piaciuto da matti, l’ho provato anche con il latte di riso, senza lo yogurt, ed è delizioso anche così! Provate, provate! E’ un dolcetto veloce, sano e equilibrato!


Qui sopra Diana mentre se lo sbaffa!
Ciao Edith, mi ha fatto piacere sentirti! 🙂